La libreria delle cose perdute by Laura Taylor Namey

autore:Laura Taylor Namey [Laura Taylor Namey]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

16

CON LE ALI AI PIEDI

Le fate sono sempre o tutte cattive o tutte buone perché purtroppo, essendo così piccole, in loro c’è posto solo per un sentimento alla volta.

J. M. Barrie, Peter Pan, e la misteriosa commentatrice

Devo aver sconvolto Marisol. Due minuti dopo averle raccontato gli eventi della sera prima, per poco non è caduta dalla panca davanti al tavolo in cortile. Arrivata al punto dei tacos e della storia dell’incidente di Asher, era talmente scioccata che mi ha parlato in spagnolo.

«¿Mientras que yo estaba a la escuela, tú estabas besando a Asher?» Si è fatta aria con una mano. Ho omesso di proposito di aver incastrato la sua giacca tra la schiena di Asher e il muro di mattoni. Dopotutto era troppo preoccupata che Asher fosse incastrato tra me e il muro di mattoni.

«Per la decima volta, non ci stavamo baciando. Era solo una finta. C’è una grande differenza. Una differenza enorme.» Niente di reale. Solo un gioco.

Ha sorseggiato il frullato al mirtillo che si era portata: la nostra tradizione del sabato mattina, quando non avevo il turno in libreria. «Ora cambierà tutto però. Non sarà imbarazzante?» ha chiesto Marisol, di nuovo in inglese.

Mi sono premuta le dita sulle tempie. «Tra noi non è cambiato proprio niente. La messinscena nel vicoletto è stata solo frutto del mio ingegno, perché mi ero ricordata di qualcosa che avevo letto. Niente di emozionante.»

Altroché se era emozionante. La sua bocca sul mio collo. La sua…

«Ci avrà pensato per tutta la notte, Darcy.»

«Non ci ha pensato, e nemmeno io, tra l’altro.» Solo da mezzanotte alle quattro e mezzo.

«Ti ha offerto la cena.»

«Perché gli ho salvato il culo. E… soprattutto, ha già una ragazza. Che tu hai vestito con abiti di ottima fattura e hai appena guardato recitare sul palco del Jefferson.»

Marisol ha fatto quel sorriso, così ho capito che sarebbe finita male. «Hai detto che ha una ragazza come se fosse una cosa importante.»

«Senti, è solo un ex studente del Jefferson che passa le pause a leggere i libri alla velocità della luce nella libreria dove lavoro. Niente di più.» Ho bevuto un sorso di frullato al mango, ma mi sono fermata per un colpo di freddo alla testa.

Però non riesci a fare a meno di provare qualcos’altro.

Non potevo proprio dirlo a nessuno, nemmeno alla mia inseparabile, piccola e formosa metà. La mia favola di North Park non avrebbe mai potuto essere espressa a parole, né in inglese né in spagnolo.

Alle nostre spalle, abbiamo sentito sbattere una porta; tre piccoli merli hanno spiccato il volo da uno degli ulivi del cortile, sfrecciando a tutta velocità sopra le nostre teste. Ci siamo voltate entrambe e abbiamo visto Thomas, l’amministratore di condominio, dirigersi verso le scale.

«Ma dove compra i jeans? Su sacchidipatate.com?» ha sussurrato Marisol.

Mentre chiudevo le labbra tremanti sulla cannuccia, lui si è fermato all’improvviso e si è girato verso di noi.

«Ah, Darcy. Stavo giusto andando da tua madre per parlarle dei sanitari.»

Mi sono irrigidita. «Scusi, quali sanitari?»

«Non avete ricevuto il mio volantino? Il costo dell’acqua è in aumento qui a San Diego.

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